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Come lame

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Aspetterò l'inverno

per consegnarti quella foto

in cui sorridi alle mie spalle

e bruciarla nel fuoco pensile del tuo camino sospeso

sulla darsena di terra cotta

stagno a mattonelle saliscendi di salici piangenti sulle volte

scongiurando perseveranze nell'immagine

e al loro posto nuove incognite

al percorso di ricordi senza mappe

sarà l'intesa, patto mezzo sangue e a mezzo fiamme

di lasciarsi andare all'esperienza

che esamina senza prima spiegare il programma

che lei comanda a più riprese

nell' egocentrismo smisurato e totalitario

del più antico dei presenti

a farsi fede

se necessario

che tutto possa accadere nuovamente

in un altra vita vissuta di già

perchè tutto si ripete

e dunque il mio amore per te

puoi considerarlo una costante

nelle variabili dominanti dei percorsi del caos.

Se tu sapessi che tutta questa lingua che spreco

non è fatta che per leccarti

le ferite vecchie

e le nuove aperture della pelle a condizioni straordinarie

d' impensabili utensili da taglio 

avresti meno reticenze

nel gestire le parole come lame.

Dove si curva la preghiera alle ginocchia ti riconosco

e ti saluto come fosse un segno della croce

solo meno stanco di lacrime che di chiodi

a strappare false promesse dalla carne a gran voce

da chiunque mi ascolti

anche solo per il tempo di prendermi le misure

per il cappotto di legno

cassa da morto nei film western di una volta

oppure ridere dei miei sogni di gloria

nell' eta beta dei rimpianti

fino a che due soli sorgano soltanto

a moltiplicarci gli orizzonti

e liberarci dal male di restare oscuri a noi stessi

in fondo fino a che morte non ci separi

dalla condizione che ci condanna ad essere mortali,

essere vivi

esseri viventi

atomi diversi

di un unico nucleo primordiale

scia unverso coda cometa

bava di lumaca risposta retorica

alla femme fatale.

 

 Lorenzo Mullon - 18/09/2014 16:17:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

ecco, se si capisse che la creazione artistica deve frantumare le regole invece di sposarle, avremmo meno reticenze nel gestire le parole come lame
poi le regole ce le creiamo noi, nessuno ce le viene a insegnare, se abbiamo le palle autentiche
istinto ci vuole

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